Progetto “Oasi Sociale” presso Cascina Panigadi…

Si conclude in modo triste e beffardo la vicenda relativa all’assegnazione dell’area di Cascina Panigadi alla Cooperativa Sociale di Lavoro e Solidarietà (CSLS). Per chi non la conoscesse l’area è situata a nord del territorio di Lainate al confine con il comune di Caronno Pertusella.

CascinaPanigadi

Facciamo un po’ di cronistoria:
– in data 20.12.2013 la CSLS (che impiega e garantisce lavoro a circa 50 disabili) protocolla una richiesta per l’assegnazione dell’area.
– in data 6.02.2014 con Delibera di C.C. n.11 l’Amministrazione Landonio definisce un atto di indirizzo nella quale, nonostante venga ricordando che:”l’area in questione è situata a fianco di un depuratore che nel tempo potrebbe essere oggetto di problematiche di convivenza”, ci sono le condizioni per avviare una procedura di cessione dell’area a chi ne faccia richiesta.

Con Delibera di C.C. n.126 del 22.12.2014 il C.C. approva il regolamento per l’assegnazione dei beni acquisiti al patrimonio comunale in forza di provvedimento amministrativo, tra i quali rientra appunto Cascina Panigadi.
La CSLS avvia una progettazione e uno studio sull’area anche al fine di rispettare quanto previsto dal Regolamento.
Per un po’ di mesi tutto tace. A seguito di interrogazioni del PD, il Sindaco ammette di essere in ritardo con la risposta a CSLS. Propone a quel punto una Commissione tra capigruppo e tecnici per la valutazione del progetto.
La Commissione si riunisce più volte ma l’interesse dei componenti si perde nella verifica della bontà del progetto e dei relativi costi.
Nelle more del lavoro della Commissione, Landonio chiede all’Ufficio Tecnico una relazione sulla fattibilità dell’intervento.
L’Ufficio Tecnico risponde in data 5.11.2015 dicendo che su quell’area non è possibile edificare e svolgere nessuna attività in quanto rientrante nell’area di rispetto dell’impianto di depurazione (raggio di 100m), come identificato da una norma nazionale recepita anche nel PGT.

Il 29.12.2015 il Sindaco Landonio scrive alla Cooperativa dicendo che non è possibile assegnare l’area in quanto non fruibile.

Ci chiediamo:

  • prima di attivare la procedura nessuno sapeva, compreso il Sindaco, che il problema del depuratore non era solo di opportunità (odori etc) ma normativo?
  • quando un’Amministrazione Comunale è divenuta proprietaria dell’area, sopratutto con quelle caratteristiche, la prima cosa da fare sarebbe stata avere a disposizione il certificato di destinazione urbanistica. Tale certificato viene richiesto al privato quando vuol vendere e un Comune non lo dispone?
  • Se nel 2013 avessimo avuto le certificazioni nessuno avrebbe perso tempo, speranze e possibilità di altre scelte.

Successivamente all’approvazione dell’Atto di Indirizzo, il Consigliere Foi ha fatto sempre presente di far chiarezza per prima cosa sull’aspetto “normativo”.
Il verbale della commissione riunitasi in data 23.7.2015 riporta testualmente: “Foi pone la necessità di richiedere all’Ufficio Tecnico un’istruttoria che possa evidenziare gli aspetti tecnici, progettuali, amministrativi”.

Tutto ciò premesso, di seguito alcune considerazioni:
– Il Sindaco e la maggioranza tutta non hanno fatto certo una bella figura;
– La CSLS ha perso 2 anni di impegno e tensione morale.
– La Città di Lainate continua ad avere il problema relativo al riordino dell’area.

Occorre a questo punto che l’amministrazione recuperi i fondi per finanziare l’intervento di demolizione dell’edificio degradato, faccia un piano di verifica ambientale tale da ipotizzare un uso compatibile alle normative.
Il Partito Democratico farà la sua parte affinché si possa arrivare alla soluzione di questa annosa situazione.