Alessandra Moretti, deputata del Partito Democratico, esprime con una dichiarazione la sua condanna per le offese razziste del vice-presidente del Senato Roberto Calderoli al Ministro Kyenge. “Libertà, uguaglianza, fratellanza. La rivoluzione francese di cui oggi celebriamo l’anniversario aveva queste bandiere, valori messi al centro della prima dichiarazione dei diritti dell’uomo.
Oggi, in Italia, il razzismo insulso alberga ancora nella testa di un “politico” come Roberto Calderoli. Per le sue parole è indegno di restare vicepresidente del Senato. L’unica buona notizia, in una vicenda così squallida e desolante è che, almeno come Ministro, Calderoli abbia smesso da tempo di fare danni”.
Parole vergognose e inaccettabili da chiunque provengano, ma che quando sono pronunciate da chi ricopre importanti ruoli istituzionali meritano azioni concrete di condanna perché altrimenti rischiano di infangare non solo chi le pronuncia ma tutte le istituzioni.
C’è un’inaccettabile similitudine fra le offese razziste pronunciate dal vicepresidente del Senato nei confronti del ministro Cecile Kyenge e le follie ideologiche espresse da Hitler nel “Mein Kampf”. Calderoli smentisca o ritratti categoricamente le sue parole che sono indegne di un paese civile e fondato sul rispetto dei diritti come quello che è chiamato a rappresentare istituzionalmente La Lega non perde né il pelo, né il vizio e periodicamente i suoi esponenti avvelenano l’aria con parole indegne