Nel Consiglio Comunale del 4 maggio è stato presentato dalle liste del Polo Civico un “Atto di indirizzo in tema di mobilità sostenibile e accrescimento della cultura cittadina di consapevolezza ambientale”. L’atto di indirizzo è in pratica un’indicazione che il Consiglio Comunale, quindi i rappresentanti eletti dai cittadini, fornisce al Sindaco e alla Giunta per il raggiungimento di un obiettivo.
Il Partito Democratico e Lainate Civica pur condividendo appieno l’obiettivo che il documento pone all’amministrazione comunale, ritengono che fornisca indicazioni troppo generiche. Sarebbe stato utile, fin da subito, discutere trasversalmente e individuare le priorità che è necessario indirizzare.
L’epidemia di Covid che stiamo vivendo sta portando stravolgimenti alla nostra vita che, per certi versi, potrebbe non tornare alla normalità, almeno non in tempi rapidi. Possiamo immaginare che ci sarà una fuga dal trasporto pubblico e la grande sfida è evitare che tutte queste persone ricorrano all’utilizzo dell’automobile privata perché altrimenti rischieremmo la paralisi totale.
Per questo motivo i commissari Marco Rimoldi e Ivan Roncelli, con spirito di piena collaborazione, hanno elaborato delle idee che intendono portare sul tavolo della discussione che inevitabilmente dovrà scaturire dopo l’approvazione di questo atto di indirizzo.
Lainate si trova all’interno di una delle aree più densamente abitata d’Europa, un’area composta da tanti comuni, urbanizzata come se fosse un’unica grande città; ne vive gli aspetti positivi ma ne subisce quelli negativi. Un aspetto negativo è senza dubbio quello della mobilità, gli spostamenti sono condizionati dal traffico automobilistico che impatta fortemente sui tempi di percorrenza, genera: stress, incidentalità, costi da sostenere e inquinamento dell’aria. Questi sono effetti collaterali che qualunque persona vorrebbe volentieri evitare.
Un PUMS (Piani Urbani della Mobilità Sostenibile) per la Città di Lainate
In linea di principio la soluzione ai problemi di mobilità è quella già tracciata nella letteratura di settore, in parte della legislazione più recente e soprattutto nei PUMS (Piani Urbani della Mobilità Sostenibile) di varie città, ovvero ridurre gli spostamenti in automobile a favore dell’uso di modalità di spostamento sostenibili.
Sul nostro territorio, in tema di mobilità, l’obiettivo da raggiungere è favorire gli spostamenti delle persone riducendo il traffico. La moderazione del traffico si pone l’obiettivo di cambiare le abitudini di mobilità dei cittadini, un cambiamento culturale basato sul pragmatismo: i cittadini potranno ridurre l’uso delle auto e di altri veicoli a motore, a favore di altre forme di mobilità se potranno contare sulla presenza di infrastrutture che gli consentano di viaggiare sicuri e veloci.
A maggior ragione in questa situazione di emergenza sanitaria ed economica occorre pensare a soluzioni che facilitino il distanziamento tra le persone, che facciano risparmiare denaro, che permettano di risparmiare tempo e ridurre gli sprechi, che ci mantengano in salute e che ci restituiscano qualità della vita.
Per il nostro territorio occorre ragionare su due livelli: gli spostamenti locali interni al nostro comune e gli spostamenti diretti altrove principalmente verso Milano.
Per gli spostamenti locali una soluzione è senza dubbio l’aumento dell’uso della bicicletta e della micro mobilità da parte della popolazione. La bicicletta può essere il mezzo adatto a tutte le persone, almeno per gli spostamenti fino a circa 10 km, la distanza per muoversi nel nostro comune e verso i comuni vicini.
Serve agevolare sempre di più la mobilità locale, favorendo l’uso della bicicletta in sicurezza, per i ragazzi che devono andare a scuola in autonomia, per i cittadini che devono recarsi sui luoghi di lavoro o che semplicemente devono svolgere commissioni o attività sul nostro territorio, significa alleggerire il traffico sulle vie interne del nostro comune, ridurre il numero di autoveicoli per le strade e di conseguenza renderle più vivibili e restituire la bellezza dei luoghi alle persone.
Per gli spostamenti diretti altrove, distanze sono maggiori e la questione si complica un po’; la bicicletta e la micro-mobilità non possono tutto ma sicuramente possono dare una mano. Occorre costruire direttrici di collegamento con le ciclabili degli altri comuni, direttrici per spostamenti sicuri e rapidi con i principali luoghi di interscambio con altri mezzi quali treni, autobus e stazioni di car sharing per raggiungere distanze maggiori. A questo scopo, sistemi di bike e car sharing, elettrico, potranno integrare la presenza dei mezzi pubblici.
In entrambi i tipi di spostamento occorre puntare su infrastrutture adatte a ospitare questo tipo di mobilità, per renderla SICURA ed EFFICACE.
Un cambio coraggioso nell’approccio alla mobilità
A Lainate abbiamo bisogno di cambiare l’approccio finora seguito, queste infrastrutture non possono essere le ciclabili cosparse di barriere per attraversamenti e simili e nemmeno i marciapiedi dove far convivere pedoni, biciclette e micro-mobilità; le velocità delle due utenze sono troppo diverse, ciascuno deve poter muoversi efficacemente in sicurezza.
Le soluzioni efficaci ci sono:
- marciapiedi per i soli pedoni
- vere piste ciclabili o bike lane (veloci e dirette) dedicate a biciclette e micro-mobilità lungo le strade dove viaggiano le automobili e i camion a 50 km/h
- introduzione di zone 30km/h nei centri cittadini, dove auto e biciclette possono condividere la sede stradale
- miglioramento della segnaletica, installazione di stalli portabici che garantiscano la sicurezza
Tra l’altro non c’è nulla da inventare, basta copiare le migliore pratiche seguite nel Nord Europa e in moltissime città straniere e italiane che hanno deciso di percorrere questa scelta.