Carissime, carissimi,
voglio iniziare queste note con il ricordo di Laura Prati, sindaco di Cardano al Campo che ci ha lasciato nei giorni scorsi in seguito all’agguato armato subito nel suo ufficio da parte di un ex vigile da lei rimosso perché colpevole di una truffa ai danni della comunità. In un tempo in cui non si crede più che la politica possa essere servizio al bene comune, Laura, con il suo sacrificio, ci rammenta che ci sono migliaia di persone che ogni giorno svolgono il loro impegno politico con sincerità, passione e onestà, nelle istituzioni e nella società: guai ad associare la politica solo al malaffare…
Quanto alla nostra attività in Consiglio Regionale,
martedì 23 luglio l’Aula ha approvato l’ordine del giorno del PD, con l’astensione del solo Movimento 5 Stelle, che impegna la Giunta a superare le funzioni non tariffabili in sanità, ossia il sistema di remunerazione degli ospedali slegato dalle prestazioni.
Questo sistema ha portato Regione Lombardia a divenire oggetto di rilievi della Corte dei Conti e del comitato interno dei controlli nominato dalla stessa Giunta Regionale, ed è stato una parte degli scandali Maugeri e San Raffaele che, insieme ad altre pagine di malasanità, hanno portato allo scioglimento anticipato della Giunta Formigoni. E mentre Lega e PDL perdono tempo per definire la nuova bandiera della Regione, noi lavoriamo per la cancellazione totale anche della Legge Daccò, altro punto di forte criticità del sistema lombardo.
Sempre durante la seduta del Consiglio di martedì, la maggioranza ha respinto un Ordine del giorno, di cui sono stato primo firmatario, teso ad evitare l’aumento dell’IVAdal 4 al 10% alle cooperative sociali previsto dalla Finanziaria 2011. Il documento prevedeva inoltre, nel caso la sospensione degli effetti della Finanziaria non avesse luogo, la richiesta di interventi di sostegno atti a contenere la riduzione dei servizi o l’aumento delle rette che l’aumento dell’IVA comporterebbe. Non dimentichiamo che le cooperative sociali (380 mila posti di lavoro) svolgono anche, e soprattutto, per conto dei Comuni, servizi in favore di circa 6 milioni di cittadini della Lombardia.
Infine, tornando al tema sanità, il Consiglio Regionale ha respinto anche l’ennesimo Ordine del Giorno che ho presentato per azzerare i ticket per visite ed esami per chi ha un reddito annuo inferiore ai 30mila euro, e per dimezzare il loro importo per chi ha un reddito annuo inferiore ai 70mila euro.
Un saluto cordiale,
Carlo Borghetti