Sin dall’inizio dell’epidemia, il Coordinamento del Circolo “Giancarlo Foi” di Lainate, si è adoperato nei diversi ambiti e contesti cittadini con denunce, proposte, suggerimenti ed aiuti concreti e continua a monitorare dal proprio osservatorio, l’evoluzione della situazione.
IL PROBLEMA DI FONDO E IL RUOLO DELL’EUROPA. MAGGIORE COESIONE E VISIONE VIRTUOSA
“Siamo tutti sulla stessa barca”. Cosi papa Francesco ha indicato la via di uscita al tempo del Coronavirus: riscoprire la «fraternità» e la «solidarietà» fra tutti gli uomini e le donne. E dall’Europa, rispetto a quello che di buono è già stato fatto, ci aspettiamo molto di più. Si quindi a tutti gli strumenti finanziari che non siano però un cappio al collo, soprattutto per le future generazioni. Il problema di fondo è quindi culturale: cambiare la prospettiva complessiva, il “paradigma” con cui si affronterà il tema della ripresa economica. Esso deve coinvolgere i soggetti sociali e le fasce più deboli, i disoccupati e i precari, ed essere operato all’interno di una strategia europea unitaria, ed infine articolato nei diversi settori: sanità, scuola, commercio, produzione, volontariato.
REGIONE LOMBARDIA: LA DIFFUSIONE DEL COVID. COMMISSARIARE LA SANITA’ LOMBARDA?
Gli appelli nel vuoto ed i ritardi accumulati nei confronti della RSA lainatese sono con tutta evidenza il riflesso della incapacità dimostrata da Regione Lombardia nell’affrontare la grave criticità tra i sanitari e gli operatori della struttura. È mancata completamente la Territorialità, dovuta alla fragilità profonda del sistema sanitario regionale, accompagnata dalla carenza di medici e strutture di base, dalla chiusura di molti reparti ospedalieri e dal ruolo essenziale affidato interamente dalle Regioni al privato nella tutela della salute pubblica. A fronte delle decisioni dei dirigenti della RSA di chiudere la struttura già il 23 febbraio, le linee guida di regione Lombardia sono uscite solo il 16 Marzo….
Il diverso andamento epidemiologico nelle regioni del Nord dice con chiarezza che il modello sanitario lombardo non ha retto. Di fronte alle difficoltà di programmazione e gestione da parte di Regione Lombardia, è indispensabile che questa grave emergenza diventi occasione e stimolo per ripensare a nuovi modelli, specie in relazione delle rilevazioni necessarie per l’avvio della “fase 2”, con i relativi strumenti di rilevazione dei contagi, delle immunità, delle misure che saranno ancora disponibili. Come dicono l’eurodeputato del Pd Majorino e il Vice Presidente del Consiglio Regionale Carlo Borghetti: “La Sanità Lombarda deve essere commissariata. “
LAINATE: LA SITUAZIONE LOCALE E LE AZIONI CONSEGUENTI. PIU’ COINVOLGIMENTO DEL TERRITORIO
La RSA va tenuta sotto stretto controllo esercitando tutte le pressioni su Regione Lombardia e ATS affinché vengano messi a disposizione gli strumenti di protezione e controllo (mascherine, DPI, tamponi, etc.) dell’epidemia.
La distribuzione gratuita delle mascherine, deve procedere affinché i lainatesi, che ancora non le hanno ricevute, ne vengano in possesso; sono state consegnate ad anziani che mai usciranno di casa, mentre i loro figli (che escono anche per le commissioni dei loro genitori) ne sono attualmente sprovvisti.
Proponiamo di chiedere la disponibilità del personale comunale attualmente a casa e senza impegni di smart-working, per mettersi a disposizione dell’AC per attività varie di assistenza, supporto, etc.
Proponiamo di chiamare a raccolta tutte le realtà associative locali (sportive, culturali, cooperative, assistenziali per condividere e programmare attività di ripresa delle relazioni sociali, di tutela del territorio, di attenzione alla persona, attività di crowdfunding, raccolta fondi per progetti mirati, incentivazione delle buone pratiche.
Vanno coordinate le aperture delle attività commerciali di vicinato, con piani di rilancio e marketing territoriale.
Vanno potenziati i controlli della Polizia annonaria sui prezzi di acquisto dei generi alimentari (ad esempio frutta e verdura) per evitare speculazioni a tutela e garanzia dei consumatori finali.
Deve essere centralizzato l’acquisto di mascherine affinché siano messe in vendita a prezzi controllati.
L’ AC deve uscire “da un certo isolamento” ed essere più proattiva alle iniziative politiche, prese di posizioni dei sindaci dei nostri territori attuate nei confronti delle istituzioni sovracomunali, Regioni, ATS, a tutela dei propri cittadini.
Rimane infine aperto il problema della disponibilità di spazi e del costo della permanenza delle salme nelle camere mortuarie.
Questa grave emergenza diventi occasione e stimolo per ripensare a nuovi modelli, pensiamo per esempio alla predisposizione di piani comunali di protezione sociale.
Il PD seguirà giorno per giorno, come ha fatto finora, i problemi sopra accennati, sollecitando l’Amministrazione Comunale ad attivarsi per una giusta risoluzione degli stessi, affinché le cosiddette fasi 2 e 3, ci colgano pronti e preparati con nuovi comportamenti ed atteggiamenti, perché il DOMANI non potrà più essere come PRIMA.
Lainate, Lunedi 20 Aprile 2020