Approfondimento sulla Convenzione per le Paritarie

Quanto è occorso il 27 luglio scorso in Consiglio Comunale, allorché si è parlato della nuova convenzione tra il Comune di Lainate e due Scuole dell’Infanzia private convenzionate che da anni collaborano alla resa del pubblico servizio avrebbe del ridicolo se in gioco non ci fosse un modo di gestire la vicenda a dir poco opinabile da parte dell’Amministrazione e della maggioranza capitanata dal Sindaco Landonio.


Video della discussione in Consiglio Comunale a 1h e 34min, se il video non dovesse partire dal punto corretto effettuare logout da Youtube o scorrere fino a 1:34:00

Come noto, tra i compiti del Comune vi è quello di assicurare l’accesso al servizio di Scuola dell’Infanzia a tutti i bambini lainatesi di età compresa tra i 3 e i 6 anni i cui genitori ne facciano richiesta, come previsto dal DLgs 59/2004.

Qualora, come è il caso nel nostro Comune, i posti disponibili presso le strutture pubbliche appositamente predisposte dall’Amministrazione non fossero sufficienti a soddisfare la domanda, secondo il principio di sussidiarietà tra strutture pubbliche e private, il Comune può accendere convenzioni con istituti privati che ne abbiano i requisiti e che operino nel rispetto dei principi fissati dalla Legge 62/2000 ed in accordo con i contenuti del già citato DLgs 59/2004.

Per evitare sperequazioni e consentire la libera scelta tra le varie strutture così disponibili, l’Amministrazione Comunale versa alle Scuole convenzionate un contributo annuo per ogni bambino iscritto nell’ambito di una convenzione al fine di contribuire alla gestione ordinaria della Scuola convenzionata.

Naturalmente il presupposto di tale disegno normativo è che, in questo modo, sia garantito lo stesso diritto a tutti i cittadini interessati senza che il Comune si debba accollare un onere superiore per gestire in proprio, in sedi idonee allo scopo e con il personale necessario, un numero di iscrizioni sufficiente da solo a soddisfare la domanda in un momento in cui quest’ultima tende oggettivamente, su base nazionale, ad una lenta ma progressiva riduzione, mentre le regole di funzionamento dell’apparato pubblico rende difficile e antieconomico diminuire parallelamente le risorse umane e materiali da adibire al servizio. In un tale quadro, le convenzioni come quella qui in esame sono uno strumento non solo legittimo, ma utile per la Pubblica Amministrazione.

Nel caso in discussione l’altra sera in Consiglio Comunale, però, non tutto pareva rispecchiare in modo cristallino questo scenario. Oggetto era, come detto, la proposta della Giunta di modificare la convenzione fin qui in vigore con le Scuole d’Infanzia “Adele” e “Meraviglia Villoresi” che stabiliva il contributo assegnato alle scuole in questione per le loro spese di gestione in ragione di 825,00 per ogni bambino ammesso ogni anno a frequentare la scuola dell’infanzia se il loro numero totale supererà i 310 e di 850,00 €/bambino se gli iscritti saranno meno di tale limite. Si trattava di un contributo unitario superiore di 25 €/bambino rispetto a quello accordato in passato per la stessa convenzione, motivato dall’intento di compensare l’aumentato costo prospettato dalle Scuole per le loro rette, a sua volta conseguente intenzione della Scuola “Adele”di ridurre di un terzo il numero di posti resi disponibili per la convenzione per avviare in sostituzione di questi un nuovo e qualificato progetto educativo e assistenziale, che però esula dal servizio obbligatorio che il Comune deve offrire alla popolazione e che dunque non rientra nei termini della convezione ed è da considerare a pieno carico delle famiglie interessate.

Dato però che, in base alla risposta che il Sindaco ha fornito alla specifica domanda postagli , la domanda di iscrizioni alla scuola d’infanzia per bambini da 3 a 6 anni non è prevista in diminuzione rispetto al passato, il “risparmio” virtuale che l’Amministrazione ricaverebbe dal minor numero di iscrizioni da pagare alle Scuole convenzionate non è affatto tale e sarà inevitabilmente riassorbito, se non con qualche ulteriore integrazione di esborso, dalla necessità di ampliare il numero di posti disponibili in altre strutture pubbliche o convenzionate.

Sarà forse la Scuola Meraviglia Villoresi stessa ad offrire questa alternativa, ma nella presentazione della convenzione ciò non è specificato, così come non è specificato se, al calare delle iscrizioni convenzionate in una sola delle due Scuole private, a questa verrebbe accordato comunque la maggiorazione del contributo individuale comunale: dato che la condizione per tale maggiorazione è il calo complessivo sotto quota 310 dei bambini complessivamente iscritti alle due scuole, parrebbe di no.

Fin qui nulla da dire, se così stessero le cose, in considerazione del fatto che un istituto privato è ovviamente libero di fare scelte di riorganizzazione della propria rosa d’offerta, quando lo fa preavvisando per tempo l’Amministrazione con cui deve ridefinire una convenzione. Il fatto che ha invece scatenato le ire del Sindaco è però ben altro !!!

A fianco del contributo per la gestione corrente dell’attività convenzionata sopra indicato, nell’art.5 della convezione proposta viene riconosciuto alle Scuole convenzionate un contributo integrativo di ulteriori 100,00 €/bambino iscritto annualmente per contribuire con il denaro pubblico al miglioramento della struttura e già oggetto di osservazione nelle precedenti delibere sul tema (ndr Approvazione Piano del Diritto allo Studio).

Ciò porta di fatto il contributo pubblico in totale erogato nella convenzione a 925-950 €/bambino/anno ed è dunque su questa base che si suppone l’Amministratore pubblico (chi scrive non ne ha contezza documentata) abbia calcolato la convenienza di una convenzione invece che un investimento nelle strutture direttamente gestite.

Anche dato per certo questo, l’elargizione di denaro pubblico in contribuzione di spese in conto capitale di strutture private, come è stato fatto notare, desta alcune perplessità in quanto a legittimità.

Per questo motivo, a tutela dello stesso Comune da possibili contestazioni penali e/o amministrative, ho pertanto chiesto formalmente al Presidente del Consiglio Comunale e al Collegio dei Revisori dei Conti del Comune di verificare il tutto.

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Cliccando l’icona PDF è possibile visionare la richiesta di parere al revisore dei conti presentata in Consiglio Comunale.

 

Un simile scrupolo evidentemente è stato accolto con una clamorosa quanto pretestuosa levata di scudi da parte della maggioranza e del Sindaco, nonché dallo stesso Presidente chiamato in causa per quella che, si ribadisce, è ne più ne meno che una misura cautelativa per l’Amministrazione.

Quel che è peggio, il suggerimento depositato agli atti di valutare se esistano i termini per poter piuttosto far rientrare il contributo maggiorato nelle spese di gestione corrente (art.4), è stato usato a pretesto per una ulteriore ed ingiustificata accusa di capziosità contro la presenza di strutture private in surroga della insufficienza di quelle pubbliche ad assicurare per intero il servizio alla cittadinanza e, paradosso dei paradossi, di spreco del denaro pubblico.

Quel che mi suona male in tutto ciò è che il contributo straordinario per migliorare la struttura dell’Istituto “Adele” avviene per giunta in contemporanea con la decisione di questo di ridurre il numero dei posti resi disponibili per il servizio convenzionale dovuto dal Comune, per privilegiare la partenza di un altro servizio, il cosiddetto “Percorso Primavera”, più qualificato e costoso ma non riferibile alla stessa fascia d’età e agli obblighi che il Comune intende assolvere con la convenzione: destinato quindi solo alle famiglie che decideranno di sobbarcarsene in proprio il maggior onere.

In conclusione l’Amministrazione ha saggiamente deciso di ritirare il provvedimento in attesa della risposta del Presidente del Consiglio Comunale e dei Revisori dei Conti. 

Vien da chiedersi se si tratta di un saggio ripensamento che sarà seguito da un sollecito al Collegio dei Revisori perché esprima il suo parere e, nel caso questo sia negativo, da una puntuale riformulazione più corretta della convenzione o se, privilegiando altre e meno chiare linee di comportamento, si vorrà usare la vicenda a pretesto per paludarsi da paladini degli enti morali privati che supportano l’azione delle pubbliche amministrazioni, contro il lupo cattivo PD che a Lainate (ma non negli altri Comuni dove è alla maggioranza!) demonizza le scuole private e vorrebbe il ritorno a quello sciagurato mondo di inadeguatezza e inefficienza che è il pubblico servizio monopolista.

PRIMA DI SISTEMARE CASA DEGLI ALTRI OCCORRE SISTEMARE E METTERE A NORMA LA PROPRIA CASA, SISTEMANDO LE CRITICITÀ NELLE SCUOLE PUBBLICHE DI OGNI GRADO PRESENTI SUL TERRITORIO LAINATESE.

A tal proposito si allega di seguito il documento relativo all’esito del “Sopralluogo di Vigilanza presso la Scuola Statale Infanzia di Via Cairoli – Lainate”

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Andrea Pinna
Capogruppo Consiliare
PD Città di Lainate