Piano Integrato: una scelta che solleva dubbi sul futuro urbanistico di Barbaiana

Nel Consiglio Comunale del 28 ottobre 2024, è stata discussa la delibera relativa al “Programma Integrato di Intervento di Barbaiana” (PII). Questo atto rappresenta una scelta importante per il futuro urbanistico della frazione di Barbaiana e per l’intero territorio comunale. Tuttavia, non possiamo nascondere le nostre perplessità riguardo agli obiettivi reali della proposta avanzata dall’attuale amministrazione.

Un passato incompiuto e un futuro incerto

Adottato nel 2004, il PII Barbaiana prometteva la riqualificazione del centro storico attraverso interventi integrati di recupero, valorizzazione del patrimonio, creazione di aree verdi e miglioramento della viabilità. A vent’anni di distanza, però, il quadro è ben diverso: solo il 38% degli interventi preventivati è stato realizzato, lasciando molte opere incompiute e una frazione che non ha beneficiato appieno degli obiettivi dichiarati.

La nuova delibera: una direzione discutibile

Con questa delibera, l’amministrazione dichiara la cessazione dell’efficacia del PII e propone un percorso alternativo: possibilità di interventi privati tramite “Permessi Edilizi Convenzionati”. Una misura che, sebbene sembri promuovere una maggiore flessibilità, rischia di aprire la strada a trasformazioni urbanistiche decontestualizzate, in contrasto con le promesse di tutela del territorio e con l’obiettivo di una pianificazione integrata e sostenibile. La possibilità di interventi parziali e immediati potrebbe non tenere conto dei cambi, che anche su queste aree, l’adozione del nuovo Piano di Governo del Territorio (PGT) aggiornato e coerente con le linee guida sovracomunali andrà ad introdurre indicativamente a partire dal 2026.

Il nostro punto di vista: un’occasione mancata

Durante il dibattito in consiglio, il nostro gruppo consiliare ha sottolineato i rischi insiti in questa decisione. A nostro avviso, il testo della delibera evita di esplicitare le vere implicazioni della scelta amministrativa, ossia la frammentazione degli interventi e la possibile perdita di un controllo complessivo sugli sviluppi urbanistici futuri. Non si tiene conto delle nuove linee guida e della necessità di preservare il territorio dal consumo di suolo.

Un voto di responsabilità

Pur comprendendo che gli oneri di urbanizzazione siano necessari al fine di reperire risorse per la riqualificazione del centro storico della nostra frazione, abbiamo deciso di astenerci al momento del voto. Crediamo che sia nostro dovere monitorare con attenzione i prossimi passi dell’amministrazione, valutando ogni nuovo progetto alla luce dell’interesse collettivo e della sostenibilità ambientale.

Chiediamo trasparenza, una visione chiara e un maggiore coinvolgimento della cittadinanza in decisioni che riguardano il nostro territorio.

Documentazione di riferimento:

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