Il PD manda in pensione i voucher

Rivoluzione invista nel welfare regionale? La maggioranza vota proposta del PD alternativa al modello Formigoni

Il Pd riesce a mandare in pensione il vecchio voucher? Sembra di sì, stando all’approvazione a larga maggioranza (astenuti solo i grillini) dell’ordine del giorno al Piano Regionale di Sviluppo della decima legislatura con cui la Regione si impegna a superare il meccanismo che ha prosperato nell’era Formigoni. Si pone così fine all’attribuzione al cittadino in difficoltà di un buono da spendere presso un gestore di servizi a propria scelta, lasciandolo di fatto solo, e si passa al meccanismo della presa in carico da parte della rete dei servizi. “È l’ammissione che il modello portato avanti sin qui va cambiato – ha dichiarato Carlo Borghetti, primo firmatario dell’ordine del giorno -. Rispetto a Formigoni è un netto passo avanti. Oggi gli utenti dei servizi alla persona in Lombardia, con un voucher in mano, sono lasciati soli, nel momento del bisogno, nella giungla dei servizi. In questo modo il cittadino in difficoltà verrà preso in carico dai comuni di concerto con le Asl, e da loro sarà accompagnato verso il servizio più adeguato, con l’attenzione che le cure fornite siano davvero appropriate. In questo modo si useranno meglio le risorse e si otterrà una migliore assistenza”.



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