Dalla protesta alla proposta: per ridurre gli sprechi e far funzionare meglio la macchina dello stato.
Aderendo ad una campagna lanciata dal PD Lombardia, il Circolo di Lainate domenica 1 marzo interpellerà i cittadini in un gazebo collocato davanti a Villa Litta su alcuni temi molto sentiti della vita pubblica in questi mesi, come quello degli sprechi registratesi in moltissime Regioni e della sensazione diffusa di impotenza che attraversa le Amministrazioni Comunali rispetto alle decisioni che riguardano la vita del territorio.
Sarà così richiesto, ad esempio, che cosa ne pensano sul fatto che in Lombardia ci siano molti comuni con pochissimi abitanti.
Ma, d’altra parte, è pensabile che in una città metropolitana come quella milanese sia governata da un unico centro senza nessun tipo di decentramento? Questo è tanto più importante in un territorio come il nostro in cui si svolgerà l’Expo, con tutte le opportunità ma anche con tutti i problemi che conosciamo e su cui grava l’incognita sull’utilizzo di tutte le strutture approntate alla fine del grande evento che determinerà il futuro del Nord-Ovest milanese. Sarà ancora sempre e solo la Regione a decidere? O si terranno presenti gli interessi della zona (che non sempre coincidono con quelli del singolo comune!).
E ancora: quando si invoca un sano federalismo su temi importanti come la sanità, la formazione professionale, le politiche attive del lavoro o le infrastrutture, è giusto che una regione come la Lombardia sia governata allo stesso modo, ed abbia lo stesso peso nazionale del Molise? Non sarebbe più opportuno dar corpo alla proposta, avanzata in passato da studiosi di diversa provenienza, come ad esempio individuare sei-sette grandi ambiti territoriali capaci veramente di incidere sul grande problema dell’occupazione, della sanità e del lavoro, risparmiando sui costi della politica e della Pubblica Amministrazione, e al tempo stesso assicurando efficienza e prontezza di decisioni?
Come si vede, si tratta di questioni che solo apparentemente riguardano solo l’ingegneria istituzionale, ma incidono invece pesantemente sulle tasche dei cittadini e sull’organizzazione della loro vita civile. Occuparsi di queste problematiche e far sentire il peso delle proprie decisioni significa appunto passare dalla protesta di qualche guru nei talk-show televisivi alla capacità di cambiare le cose seguendole passo passo e intervenendovi.
Il Partito Democratico invita perciò tutti i cittadini a partecipare alla consultazione, farà conoscere tempestivamente l’esito della consultazione e si impegnerà perché a livello regionale e metropolitano siano rispettati gli orientamenti espressi.
Il primo marzo inoltre prenderà il via la campagna tesseramento per il 2015: nel gazebo allestito per la consultazione sulle autonomie locali sarà quindi possibile fare la tessera del PD, un altro passo importante per la partecipazione.